Rodolfo Claudus (Rudolf Klaudus) nasce nel 1893 a Ödenburg, cittadina a sud di Vienna (assegnata all’Ungheria dopo la grande guerra, è l’odierna Sopron). La famiglia Klaudus ha tradizioni militari, il padre è ufficiale dell’Esercito e uno zio è ammiraglio della Marina imperiale. Rodolfo ha una grande passione per il mare: quindicenne, nel 1908, decide di calcare le orme dello zio e di entrare come allievo nell’Accademia Navale di Pola, uscendone ufficiale, poi ingegnere navale. La sua carriera nella marina militare imperiale termina però nel 1918, con la fine della guerra e con il crollo dell’impero austro-ungarico.
Claudus oltre all’amore per il mare, coltiva un altro profondo interesse, quello per l’arte: fin da giovane si rivela talentuoso disegnatore. A Pola, dove risiede dopo gli eventi bellici, mentre intraprende vari lavori per vivere, ha l’occasione di frequentare l’ambiente della Marina Militare Italiana. Ospitato nell’Ammiragliato, su commissione il giovane esegue dodici pannelli a tempera di soggetto marinaresco per la Sala del Consiglio e una trentina di tele raffiguranti le navi da guerra che avevano partecipato al recente evento bellico. Da allora prende avvio la lunga collaborazione tra Rodolfo Claudus e la Marina Italiana che si protrarrà fino alla morte dell’artista. Egli è conosciuto come pittore ufficiale della Marina Militare ed è definito “Pittore del Mare” per eccellenza, anche se altri artisti hanno dipinto per la Marina, come Eduardo De Martino, Erulo Eruli, Francesco Jacovacci ecc.
Claudus, come ufficiale ha navigato a lungo e il mare è la sua vita, come ingegnere navale conosce perfettamente ogni natante. È dotato di una felicissima manualità, può affrontare con sicuro mestiere opere di dimensioni monumentali o eseguire vari lavori insieme (onde evitare i tempi di attesa), è veloce e impressionista con il pennello, con esiti mai frettolosi. Sa dipingere dal vero quando è imbarcato, ma anche di fantasia. Con vivace maestria elabora battaglie navali storiche o leggendarie, riproduce le più svariate tipologie d’imbarcazioni appartenute a epoche diverse, narra di ammutinamenti e di sciagurate tempeste, di esaltanti episodi della vita di Cristoforo Colombo, di Ferdinando Magellano, di Amerigo Vespucci, delle loro avventurose esplorazioni in terre lontane e nelle Americhe.
Nel 1919 l’artista è a Venezia, dove frequenta Ettore Tito, e s’imbarca sulla corazzata Andrea Doria per lavorare dal vero. Nel 1920 è a Milano, il presidente della Lega Navale gli commissiona infatti la pubblicità della Marina (disegni, manifesti, illustrazioni) da esibire alla Fiera Campionaria; l’artista si occuperà frequentemente degli stand della Marina Italiana alle fiere. Nel 1931 per i cinquant’anni della fondazione della Regia Accademia Navale di Livorno esegue numerosi dipinti per arredarne le pareti.
Nel 1935 il Presidente degli Stati Uniti, F.D. Roosveelt lo incarica di realizzare trentadue opere per la Galleria Elisabettiana di Washington; dopo aver sottoposto al presidente numerosi studi preparatori, Rodolfo completa la serie che riscuote largo successo. Un’altra trentina di opere – riguardanti episodi navali della guerra d’indipendenza americana – è conservata presso l’Accademia Navale di Annapolis. Dal 1936 al 1940 esegue numerose tele per decorare sia le sale degli Ammiragliati della nostra penisola, sia il quadrato ufficiali di varie navi della flotta italiana.
Durante la seconda guerra mondiale il pittore è a Taranto, dove studia e realizza schemi di mimetizzazione delle navi da guerra, alcuni saranno realizzati. Elabora anche, su richiesta della Regina Elena, sessanta dipinti di storia navale per la raccolta della famiglia Savoia. Sul finire della guerra e dopo l’armistizio subisce non poche avversità a causa della sua nazionalità, non possiede né passaporto austrico né italiano, è imprigionato a Genova e a La Spezia da parte dei tedeschi.
Dal 1947 al 1953 vive a Livorno, dove lavora per l’Accademia Navale. Morirà a Roma nel 1964. L’Ufficio Storico della Marina Militare ha pubblicato una monografia sull’artista (Claudus pittore del Mare, Roma 1993).
G.B.d.C.
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