Carlo Wostry nasce a Trieste il 18 febbraio 1865 da padre irlandese e da Virginia Artelli, proveniente da un’illustre famiglia veneziana. Fra il 1882 e il 1885 è a Vienna e frequenta l’Accademia di Belle Arti, dove studia principalmente il ritratto sotto la guida di validi pittori fra cui Franz von Leinbach. Passa all’Accademia di Monaco e in Baviera diviene amico di Isidoro Grünhut, Edoardo Variano, Riccardo Carniel, Vittorio Güttner e di Umberto Veruda, vive esperienze bohémien descritte poi nel suo libro “Storia del Circolo Artistico”, ma in questo periodo è fondamentale l’incontro con Liebermann e con tutto l’Impressionismo tedesco.
Tornato a Trieste, nel 1887 espone la sua prima opera importante: la “Via Crucis” poi installata nella Chiesa dei Gesuiti di Santa Maria Maggiore. L’ambiente triestino è in questo periodo fervido e ricco di incontri culturali e Wostry diviene uno degli animatori del Circolo Artistico, partecipando a numerose manifestazioni artistiche sia in Italia che all’estero. Nel 1887 vince il concorso di Cecilia de Rittmeyer per un soggiorno di due anni a Roma, ma un grave disturbo all’occhio sinistro lo costringe a rinunciare. Comincia così a formarsi quel suo carattere inquieto ma sempre alla ricerca di nuove emozioni e di nuovi successi che lo porterà a viaggiare e a conoscere culture diverse per tutta la sua vita.
Espone a Barcellona, soggiorna per tre anni a Budapest, trascorrendo periodi in tutto l’Oriente e in Russia, dove forma il suo gusto per l’esotismo, in parallelo alle esperienze di Mariano Fortuny. Nel 1896 è a Parigi dove risiederà per sette anni, dipingendo, illustrando pubblicazioni, scrivendo articoli per periodici europei, ma lavorando soprattutto per “Le Figaro Illustré”. Dipinge nel 1897 Cristo e la Maddalena, per la Chiesa di San Rocco a Parigi. Nel 1900 esegue il Martirio di San Giusto per la Cattedrale di Trieste e nel 1902 esegue, dopo un breve soggiorno londinese, alcuni quadri d’ispirazione settecentesca inglese, fra cui Scena Boschereccia, del Civico Museo Revoltella. Sempre in Francia trascorre diversi soggiorni nelle località allora frequentate dagli artisti, in particolare in Normandia a Trouville sur Mer e a Deauville dove dipinge le bellissime spiagge così riccamente frequentate da Proust a Courbet, da Boudin a Whistler.
Intellettuale raffinato, fervente personalità e artista eclettico Carlo Wostry si dedica alla grafica, all’incisione, alla xilografia, alla scultura (realizzò sculture in legno e in cartapesta colorata come la tradizione sei settecentesca), alla medaglistica, alla decorazione, alla grafica pubblicitaria. Tornato a Trieste partecipa a importanti mostre, fra cui le Biennali di Venezia (1907; 1910; poi sarà ancora presente nel 1920; 1922; 1924; 1935) e lavorando sempre moltissimo, è a Vienna, Praga, Berlino, Augusta, in Serbia. Nel 1916 è nominato professore di pittura all’Istituto Industriale di Trieste. Dopo la guerra, pur continuando a praticare i vari generi pittorici a cui si è sempre dedicato, coltiva principalmente l’arte sacra. Progetta bozzetti per le Chiese di San Vincenzo de’ Paoli (dove ha eseguito l’affresco del Compianto di Cristo, fra il 1924 e il 1925, e l’Apoteosi della Fede servita dalla Penitenza e dalla Carità), San Giusto, Sant’ Antonio Nuovo a Trieste e San Francesco a Ravenna.
Nel 1926 parte per gli Stati Uniti, dove si trattiene a lungo lavorando e viaggiando molto, da New York a Washington e Chicago, alla California, Colorado e Florida. Carlo Wostry allestisce mostre per gallerie e decora la Chiesa di Nostra Donna di Lourdes, a New York, con dieci quadri sulla vita della Vergine. Poi è a San Francisco e a Holliwood, dove esegue ritratti di divi del cinema e campioni dello sport, e a Los Angeles dove decora le pareti della Chiesa del Prezioso Sangue di Gesù e i soffitti del casinò. A Miami decora interni di ville, il teatro e per la Chiesa del Santissimo Sacramento realizza il modello plastico dell’altare maggiore con il gruppo marmoreo la Comunione di San Giovanni. Tra il 1930 e il 1937 esegue la decorazione della Chiesa di Sant’Andrea a Pasadena (California) costruita dall’architetto Ross Montgomery e ottiene poi dalla committenza l’autorizzazione di terminare i pannelli a Trieste. Rientrato in Italia, continua la sua intensa attività di pittore e organizza retrospettive del suo periodo giovanile; porta anche a termine la decorazione della Chiesa di Santa Maria Maggiore di Cordenons con una serie di dodici grandi tele raffiguranti i Santi.
Carlo Wostry muore a Trieste il 10 marzo 1943.
Testi: Chiara Guidi
© Studio d’Arte dell’800