Carlo Domenici, pittore assai apprezzato dal collezionismo toscano, riscosse un notevole successo durante la sua lunga attività. Nel 1911 s’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove frequenta i corsi di disegno, acquaforte e litografia. Nel 1915, a soli diciassette anni, espone alla “Società Amatori e Cultori” di Roma.
Nel 1924 è presente con quaranta opere all’ottava mostra del Gruppo Labronico alla Galleria Pesaro di Milano. Tale gruppo, nato a Livorno nel 1920 con lo scopo di valorizzare l’arte livornese organizzando mostre a livello nazionale ed internazionale, era costituito, tra gli altri, da Filippelli, Michelozzi, Natali, Romiti, Baracchini Caputi. Nel 1926 espone alla Biennale veneziana.
Tra i soggetti più ricorrenti della pittura di Domenici si trovano le scene di costume livornesi, i paesaggi raffiguranti la Maremma e l’isola d’Elba, dove si stabilì negli ultimi anni di vita. Tra le tecniche usate, oltre alla pittura ad olio, troviamo anche la litografia e l’acquaforte. Nel 1950 partecipa alla mostra dedicata a Cinquant’anni di Pittura toscana in Palazzo Strozzi a Firenze, nel 1958 gli è dedicata una mostra personale alla Galleria Cocchini di Livorno. Tra 1979 e 1981 ricopre la carica di presidente del Gruppo Labronico.
Muore all’isola d’Elba nel 1981.
Testi: Gioela Massagli
© Studio d’Arte dell’800