Frequentò l’Accademia di Venezia dopo aver seguito i corsi all’Istituto di Belle Arti di Trieste e gli insegnamenti di Umberto Veruda. Nel 1894 esordì con il quadro “Vecchio suonatore” alle Mostre Riunite di Milano. Il successo ottenuto gli permise di presentare le sue opere a numerose esposizione nazionali fino alla partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1896 (a Venezia sarà presente per dieci edizioni: nel 1897, 1899, 1903, 1907, 1910, 1912, 1920, 1922 e infine nel 1924). Dal 1906 al 1912 si legò al gruppo di artisti della scapigliatura dell’isola di Burano. Pittore versatile e attento alle novità artistiche nazionali e internazionali Pieretto Bianco si dedicò alla pittura di paesaggio e all’introspezione della figura umana che realizzò con veridicità e vivacità, successivamente si dedicò anche alla grande decorazione e alla pittura murale. Nel 1912 realizzò la decorazione del salone centrale della Biennale raffigurante il “Risveglio di Venezia”. Due anni dopo eseguì le decorazioni per le sale internazionali alla I esposizione d’Arte della Secessione di Roma. Sempre più attratto dall’arte decorativa si avvicinò alla scenografia e ben presto ottenne un successo a livello internazionale che lo portò fino a New York dove dal 1916 al 1920 lavorò come scenografo del Metropolitan Opera House. Continuò a realizzare scenografie per l’Opera di Roma e per la Scala di Milano anche dopo il suo rientro in Italia. Insegnò decorazione all’Istituto di Belle Arti di Parma e poi all’Accademia di Belle Arti di Roma. Contemporaneamente si dedicava alla pittura e partecipava a esposizioni. Le sue opere sono oggi conservate in grandi collezioni pubbliche nazionali e internazionali.
Testi: Azzurra Conti
© Studio d’Arte dell’800