L’Accademia, Livorno e il mare
Pittura dall’Ottocento ai giorni nostri
Livorno 22 ottobre – 12 novembre 2011
Orario:
lunedì – sabato: 10.00 – 12.30 / 16.00 – 19.30
domenica 23 ottobre 16.00 – 19.30
domenica 6 novembre 16.00 – 19.30
festivi chiuso o aperti su appuntamento
Studio d’Arte dell’800
Via Roma 63/67
57126 – Livorno
Tel e fax: +39 0586815200
postmaster@800artstudio.com
www.800artstudio.com
Cogliendo l’occasione del 130° anniversario della fondazione dell’Accademia Navale che ricorre quest’anno, lo Studio d’Arte dell’800 con le gallerie d’arte Athena e Le Stanze presenta la mostra L’Accademia, Livorno e il mare. Con questa iniziativa si vuole rendere omaggio all’Istituto militare che dal 1881 nobilita la storia nazionale e quella locale.
Se l’Accademia Navale rappresenta un vanto per Livorno, città che la ospita, è il mare, indiscusso protagonista della nostra esposizione, che da sempre scandisce il ritmo della vita labronica. Mare ampiamente raccontato dagli artisti in tutte le sue espressioni. E Livorno è proprio nota a livello nazionale per il prodigioso numero di artisti che vi sono nati o che vi hanno operato nell’Ottocento, nel Novecento e ancora oggi.
Nel nostro evento è proprio la pittura a segnare i rapporti della città con il suo mare, la sua costa, l’Accademia e il porto, elementi nodali dell’identità e del patrimonio culturale labronico. La nostra rassegna artistica ne offre un’ampia panoramica: è un lungo percorso espositivo che esalta tradizioni, valori, laboriosità e svaghi, dall’Ottocento fino ai nostri giorni. Dalla memoria alla contemporaneità, quindi. Un percorso al passo coi tempi, in cui i dipinti di artisti contemporanei convivono e si confrontano con le opere di illustri predecessori. Perché oggi come ieri le salde tradizioni militari dell’Accademia, il vitale dinamismo del mare, e Livorno continuano a dialogare e a essere raffigurati nell’operato di molti pittori. Alle pareti dello Studio d’Arte dell’800 figurano più di sessanta dipinti.
Tra le opere esposte spicca Mediterraneo di Giulio Aristide Sartorio, realizzata nel 1929 a bordo del Quarto quando l’artista assolveva l’incarico di rappresentare le navi della Marina italiana. Lorenzo Gelati, coetaneo e amico dei pittori che si riunivano al Caffè Michelangiolo (il notissimo ritrovo fiorentino testimone della rivoluzione della macchia), è presente con una suggestiva marina Pescatori presso la Meloria.
Tra le opere di taglio naturalista segnaliamo il luminoso dipinto Ore quiete di Ugo Manaresi, Cavallo bianco in riva al mare di Luigi Gioli, Pescatorello ad Antignano di Raffaello Gambogi, Veduta della costa livornese di Eugenio Cecconi e infine Allievo della terza classe della Regia Accademia di Angiolo Tommasi. Ben rappresentato Guglielmo Micheli con vibranti Marine e con la significativa e vivace tela Il porto di Livorno. Tra gli scorci livornesi notiamo Antignano (1916) e Suorine sui Bagni Pejani (1922) di Ulvi Liegi, il robusto carboncino Bindolo dell’orto di Mario Puccini, la caratteristica Piazza Cavallotti di Lando Landozzi e Le tre torri di Giovanni Zannacchini, opera recentemente esposta ai Granai di Villa Mimbelli in occasione della mostra per i novant’anni del Gruppo Labronico.
Preziosa e di ottima datazione è Spiaggia di Moses Levy, artista presente in mostra anche con Bagnanti. La rassegna presenta inoltre alcune Marine dell’espressionista Gastone Conti, testimoniato anche dalla bella tela L’Accademia Navale di Livorno.
Nutrita la compagine dei pittori della scuola labronica: Renato Natali col potente scorcio del Ponte di marmo, Gino Romiti con la tela simbolista Giardino del mare, esposta nel 1927 alla I Mostra Nazionale d’Arte Marinara a Roma promossa dalla Lega Navale Italiana, e ancora Giovanni Lomi, Giovanni March e Renuccio Renucci.
Nelle sale della galleria, in cui il richiamo all’Accademia e alla Marina Militare è esaltato da bandiere, cimeli, documenti storici e modelli di navi, si possono ammirare opere di tre artisti contemporanei molto apprezzati.
Corrado Gai, artista ben conosciuto e amato dal pubblico non solo livornese, al quale la nostra galleria l’anno scorso ha prestato gli spazi per una fortunata personale di grande impatto. Gai partendo dalla lezione fattoriana, senza mai rinnegare le origini della tradizione ma metabolizzandole, giunge a elaborare un’espressione pittorica del tutto personale, matura e piena, di grande sintesi e di potente vigore, usando tecniche, colori e materiali felicemente costruttivi.
Bernard Guillot, interpreta il mare e la sua esperienza livornese con gusto innato e con un equilibrio acquisito con le molteplici esperienze internazionali in campo lavorativo e artistico. Ci restituisce affabulanti immagini giocate sul colore, sul tempo e sullo spazio: amando egli sognare ci trasporta in un sogno scanzonato e sottilmente malinconico.
Lorenzo Mariotti indaga il mare e l’ambiente navale con occhio attento e assolutamente competente ma anche incantato e magicamente genuino. Mariotti rinnova il lessico della tradizione pittorica marinara, quella ufficiale di Eduardo De Martino e di Rudolf Claudus, ma anche quella di Giulio Aristide Sartorio e di Llewelyn Lloyd, offrendoci immagini solari e luminose che si distinguono per la freschezza esecutiva e per la sorprendente armonia di visione.
[easingslider id=”4290″]