Alceste Campriani nasce a Terni nel 1848. Insieme alla famiglia si trasferisce a Napoli dove, dal 1862 al 1869, frequenta il Regio Istituto di Belle Arti e dove ha modo di conoscere Giuseppe De Nittis; durante questi anni napoletani si distingue al saggio del 1865 per il suo “Capodimonte”, in seguito si avvicina stilisticamente agli artisti della Scuola di Resina, per poi accostarsi alla pittura di macchia, che con la sua precipua costruzione attraverso macchie di colore, era conforme alla visione fotografica del paesaggio voluta dall’artista.
L’amicizia con De Nittis risulta vantaggiosa per Campriani, in quanto viene presentato al mercante francese Goupil con il quale conclude un contratto di collaborazione fino al 1884 che gli permette di farsi conoscere, e perciò lavorare, sia in Europa sia in America. Nel contempo prende parte a tutte le mostre della Società Promotrice di Belle Arti a Napoli, nel 1871 con “Impressione di una pioggia”, “Effetto di neve” e “Delle guerre gli errori meditate”.
Nel 1885 fa parte anche della giuria della Società Promotrice e, ormai sciolto dal contratto con il mercante Goupil, continua nella sua produzione di vedute di Napoli e di Venezia, prospettive in Svizzera e scorci di Parigi e Londra. Nel 1894 partecipa alla III Esposizione Internazionale di Vienna con “Scirocco sulla costiera di Amalfi”, acquistato nell’anno successivo dal Ministero della Pubblica Istruzione per la Galleria Nazionale D’Arte Moderna di Roma.
A cavallo dei due secoli esegue le decorazioni per il caffè Gambrinus a Napoli e due allegorie per il Palazzo della Borsa.
Dal 1891 al 1921 è docente dell’Accademia di Belle Arti di Lucca e dal 1911 vi esercita contemporaneamente anche l’incarico di direttore.
Muore a Lucca nel 1933.
Testi: Cecilia Iacopetti
© Studio d’Arte dell’800