Nato a Livorno il 4 ottobre 1859, Corcos frequenta negli anni Settanta del XIX secolo l’Accademia delle Belle Arti di Firenze, sotto la guida di Enrico Pollastrini. Tra 1878 e 1879 soggiorna a Napoli presso Domenico Morelli, del quale lo impressiona la pittura densa di implicazioni letterarie e riflessioni formali. A questo periodo risale l’ “Arabo in preghiera”, opera che palesa l’influenza morelliana.
Nel 1880 Corcos si trasferisce a Parigi, dove sottoscrive un contratto quindicinale con la casa d’arte Goupil. Frequenta saltuariamente lo studio di Léon Bonnat, ritrattista dell’alta borghesia parigina e, inseritosi con successo nell’ambiente artistico d’elite, indirizza la propria pittura verso le caratteristiche tematiche mondane: ritratti femminili, scene di vita moderna, raffinati interni resi con pennellate fluide e colori brillanti; opere vicine allo stile di Boldini e De Nittis. Tra 1881 e 1886, anno del rientro in Italia, espone frequentemente al Salon.
Stabilitosi a Firenze, sposa nel 1887 Emma Ciabatti vedova Rotigliano, grazie alla quale entra in contatto con intellettuali come Carducci e D’Annunzio. La sua pittura brillante e piacevole, in particolare la ritrattistica, riscuote notevole successo presso il mondo culturale e aristocratico fiorentino, dal quale riceve numerose commissioni (“Ritratto della Contessa Annina Morosini”, “Ritratto della contessa Nerina Volpi di Misurata”, “Ritratto di Carducci, Puccini e Mascagni”). Nel 1913 il suo “Autoritratto” entra a far parte della collezione degli Uffizi.
Ad inizio Novecento l’abilità di ritrattista di Corcos è ormai rinomata. Nel 1904, in Germania, ritrae Gugliemo II, l’imperatrice, e numerose importanti personalità tedesche; poco tempo dopo, in Portogallo esegue il ritratto della regina Amelia; alcuni anni più tardi, ormai alla fine della carriera, dipinge il “Ritratto di Margherita di Savoia”.
Testi: Gioela Massagli
© Studio d’Arte dell’800