Realizza i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Berlino e nel 1868 espone le sue prime opere in questa città. Nel 1870 si trasferisce in Italia, a Firenze, e nel 1872 ottiene la cittadinanza italiana. Il suo per l’Italia fu un grande amore. Arrivato nel nostro paese il Caffè Michelangelo era già chiuso, ma egli riuscì ad inserirsi nell’eco della scuola macchiaiola.
Amava vivere in solitudine e dipingere principalmente per suo piacere; grande lavoratore e camminatore instancabile, era sempre alla ricerca di spunti degni di attenzione. Partecipa costantemente alle Promotrici fiorentine dove presenta opere che rappresentano paesaggi, marine, ritratti, ma soprattutto interni di chiese: era affascinato dai cerimoniali liturgici e da tutto quello che vi ruotava intorno, gli altari illuminati, i confessionali e i penitenti, ricercando sempre la semplicità e la spontaneità della vita quotidiana.
Testi: Cecilia Iacopetti
© Studio d’Arte dell’800